Inverter fotovoltaico: cosa è e a cosa serve
Uno degli elementi più importanti di un impianto fotovoltaico è sicuramente il suo inverter che, negli ultimi anni, è disponibile in modelli diversi e tutti interessanti. Quando si pensa ad un impianto fotovoltaico, spesso si fa riferimento solamente ai pannelli e non all’inverter.
Tuttavia, il problema è che tutta l’energia solare potrebbe non essere utilizzata per destinazioni domestiche se non ci fossero gli inverter ad integrare un impianto fotovoltaico.
I pannelli solari, infatti, producono solamente corrente continua mentre in casa oppure in azienda si utilizza corrente alternata. Ecco qui che l’inverter assume un ruolo fondamentale: trasformare l’energia proveniente dai moduli fotovoltaici in corrente alternata.
Tuttavia, l’inverter ha anche altre funzioni come quella di garantire che i pannelli fotovoltaici funzionino sempre al massimo delle loro capacità. Scopriamo quali sono le caratteristiche da valutare per scegliere il miglior inverter per te.
Come scegliere l’inverter perfetto per il tuo impianto?
Gli inverter disponibili sul mercato sono caratterizzati da tre fattori come potenza, dimensionamento lato corrente continua e caratteristiche.
Per quanto riguarda le potenze, si possono soddisfare ogni genere di necessità. Generalmente, per applicazioni residenziali, potrebbe valer la pena installare un impianto da 3 kW fino ad arrivare a 6 kW. Invece, per gli impianti commerciali si può andare da 10 kW a 25 kW.
Per il dimensionamento, invece, bisogna distinguere inverter di stringa, multi-stringa e centrali. Per stringa si intende la fila di pannelli fotovoltaici collegati in serie.
Attraverso gli inverter multi-stringa è possibile collegare nelle entrate più file di pannelli che sono spesso dotati di inseguitore MPPT che si occupa di individuare il punto di massima efficienza energetica.
In ogni caso, quando il generatore fotovoltaico è installato su superfici diverse, le stringhe avranno produzioni diverse. Pertanto, ecco perché alcuni progetti prevedono inverter con più inseguitori di massima potenza.
Altre caratteristiche fondamentali per un inverter: quali sono?
Ci sono altri aspetti da valutare nella scelta di un inverter. Ad esempio, bisogna fare una distinzione tra inverter monofase e trifase. I primi vengono utilizzati per le utenze domestiche, mentre i secondi per destinazioni industriali.
Poi, bisogna distinguere tra inverter con trasformatore e senza. La presenza di un trasformatore consente la cosiddetta separazione galvanica che è prevista in alcuni paesi e permette anche la messa a terra dei pannelli fotovoltaici. In ogni caso, in Italia si utilizzano sistemi senza trasformatore, un vantaggio che li rende più semplici, piccoli e leggeri.
Un’altra distinzione riguarda gli inverter standard oppure ibridi. Questi ultimi si occupano di gestire sia il generatore fotovoltaico che lo stoccaggio dell’energia elettrica nelle batterie.
Quanto dura un inverter?
La durata di un inverter dipende molto da come sono stati costruiti. Generalmente, questi apparecchi hanno una durata fino a 20 anni. In ogni caso, per quanto riguarda la durata media di un inverter, possiamo dire che questa oscilla tra 10 e 15 anni.
Ricordati che l’inverter è un dispositivo che si può aggiustare ma bisogna far attenzione al costo degli interventi tecnici.
Quanto costa un inverter per impianto fotovoltaico?
Il costo di un inverter per il tuo impianto fotovoltaico varia a seconda della taglia dell’inverter. Ad esempio, un inverter standard da 3 kW può costare meno di 800 €. Invece, un inverter da 6 kW arriva fino a 1000 €. Ovviamente, gli inverter con gli ottimizzatori hanno un costo maggiore ma aggiungono benefici dal punto di vista del risparmio economico e della funzionalità.